Il running delle 5.30 a.m.

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Corro da più di dieci anni. Non sono una lepre. Né una professionista. Ma corro.

Quando non ero ancora mamma e lavoravo ad alti ritmi, per riuscire a tenermi in forma, dovevo andare a correre alle 5.30. Avevo solo quel momento a disposizione.

In poco tempo era diventato un momento di enorme piacere e pace, dove riuscivo a concepire molte idee e obiettivi. Dove trovavo il mio centro. Dove tutto era serenità e benessere.

Le cose sono evolute. E ho smesso di correre alle 5.30.

La mia vita è cambiata. Ho trovato un uomo, che ora è mio marito, ho avuto figlio, ho smesso di lavorare…ma si è ripresentata la stessa esigenza di quando lavoravo: tenermi in forma ed avere un momento di forte contatto con me stessa.

Un figlio neonato che prendeva il mio latte, mi toglieva molte possibilità. Era totalmente dipendente da me. Magari malato.

Quale poteva essere scelta migliore (e necessaria) se non riprendere a correre alle 5.30??? Orario in cui lui sicuramente non si sarebbe svegliato e mio marito ancora a casa????

Ho così ripreso. Ora è diventata una dipendenza. Una sana dipendenza. Torno rinvigorita. Mi sento in pace con me stessa. Do retta, valore e collocazione ai miei pensieri, paure e voglie, mi sento in pace con me stessa, in forma… Devo aggiungere altro???

Sì! Che sono le 6.40 ed ho appena fatto 8 km. Ora abbondante colazione, poi sarò pronta per mio figlio, mio marito e soprattutto a navigare nella mia piena giornata!

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