A casa con mio figlio malato

Categorie

Diciamo che il mio caro figliolo mi sta facendo ampiamente scontare la pena per essere stata via quasi 2 giorni: si è ammalato e sono al 3º giorno di reclusione forzata in casa.

Sono uscita solo per correre, per fare la spesa o per andare in palestra.

Roba rapida però. Giusto un po’ di relax e di me stessa. Ho necessità di stare sola con me. Mi manco molto quando trascuro di dedicare tempo a me e con me.

Un tempo, anche solo fino allo scorso anno, essere costretta in casa, mi avrebbe fatta impazzire: non mi piace molto sentire di avere costrizioni e mi piace uscire spesso da casa durante la giornata.

Sono sincera, il mio primo pensiero quando si ammalava era: “noooooo, non si esceeeee!!!”.

Giovanni mi ha aiutata a cambiare punto di vista e a rallentare.

Ora considero un privilegio poter passare più tempo a coccolare e curare mio figlio, perché sta crescendo e ha sempre meno bisogno di me. Inoltre, stando in casa, posso fare tutto in estrema tranquillità e senza fretta. E per tutto intendo: giocare con lui, occuparmi di me, lavare, stendere, pulire, leggere, cucinare… Perché c’è un’unica dimensione, un unico tempo e un’unica possibilità: stare in casa finché non guarisce.

Ieri leggevo che i gatti dormono beati per un giorno intero, grazie solamente al fatto di avere la pancia piena. Perché non conoscono la dimensione futura.

Ecco stare in casa con Giovi malato, in un certo senso, è così. Sono piena così. E per ora è solo così.

Giovanni non mi chiede di stare con lui. Non mi implora di non uscire se voglio andare 2 ore in palestra, però quando torno e gli dedico tutta la mia attenzione, mi fa sentire la sua gratitudine riempiendomi di ti voglio bene, mi chiede se voglio un massaggino, mi bacia, è molto più ubbidiente e ordinato.

Sostanza: mi sta insegnando ad essere felice nella situazione in cui mi trovo e godermela…

Lentamente imparo.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.