La Virgin

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Reggio Emilia è una cittadina difficile per le realtà “grandi e grosse” come la VirginActive.

Tutti quanti diffidenti. Impauriti dalla grandezza. Perché il pensiero delle piccole Realtà è: “ci vogliono fregare. Tanti soldi spesi e zero qualità”.

Sbagliatissimo.

Premetto che, in VirginActive Reggio Emilia, ho fatto tutta la gravidanza. Ma tutta. L’ultimo giorno è stato il giorno prima del cesareo.

Era la mia casa. Il mio posto.

Ma torniamo ad oggi:

Da questa stagione hanno introdotto, un corso di nuoto per i bambini.

Penso: “mmm potrei provare a portarci quel tignoso di mio figlio.”

Giovanni è giustamente particolare.

Ama sentirsi a casa e allo stesso tempo sciolto, slegato, battitore libero. Mi spiego? (Come sua madre ????)

Ecco, qua ha trovato casa. E sono molto stupita perché, ha rifiutato realtà molto più consolidate a Reggio Emilia per quanto riguarda il nuoto.

Ma non solo lui è stato coccolato.

Il più “coccolato” o meglio, il più seguito, è stato il suo migliore amico.

Non voleva entrare. No.

No.

No.

Ma loro, lo staff TUTTO, ha fatto ogni cosa possibile per dare all’amico la chance di divertirsi. Di trovare motivazione. Spinta.

Non ci sono riusciti, PER OGGI, ma la mamma del bimbo ed io, oltre ad essere commosse e colpite dalla professionalità, impegno, affetto, dedizione, mostrataci, siamo certe di non voler mollare la spugna e, parlismoci chiaro mamme: quando vediamo un figlio che piange, rifiuta e dice di no, che facciamo???

Diciamo: “ok piccolo mio. Non lo facciamo.”

Un po’ per lui sì, ma anche per sollievo nostro.

Invece ci hanno spronate a non mollare.

E giovedì riproveremo.

Non è questo lo spirito dello sport?

Grazie Virgin.

Grazie Sabrina.

Grazie Becchi.

Grazie Manu.

Grazie Leo Castellani.

Grazie Matte Contini.

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