Il lato bruttino del dividere la coppia di genitori è costituito per la maggior parte tante piccolezze che riguardano principalmente l’organizzazione e la gestione della vita perché PER CERTE COSE, si rimarrà SEMPRE IN TRE con in più, 2 nuclei da coordinare (se non 4 calcolando anche i nonni).
Se gli ex vanno d’accordo, una volta sepolti i rancori e i dissapori, è tutta discesa:
“Ho una cena, facciamo cambio week end?”
“Vorrei portare il bimbo in mantagna 4 giorni ok?”
“Vorrei uscire a cena con mamme e compagni, possiamo cambiare serata da te?”
“Vorrei che anche da te fossero rispettare queste regole…”
E avremo tutte risposte affermative e la gestione scorre liscia.
E devo dire che in questo senso, sono molto fortunata. Anche perché io chiedo poco o nulla e il mio primo pensiero è sempre: cosa vuoi fare Giovanni?
Lui ha subìto la scelta dei genitori e voglio che senta di poter avere sempre e comunque voce in capitolo per ciò che gli concerne, nei limiti della sua età ovviamente.
Se le cose non scorrono liscissime tra i 2 ex, potrebbero esserci ripicche e dissapori, ma col tempo si impara ad ignorare e aggirare certi atteggiamenti.
La cosa che mi fa più male di questa situazione, è vedere mio figlio con attimi di tristezza in certe occasioni particolari o sapere che lui arriverà alla consapevolezza che non potrà più avere mamma e papà insieme ma dovrà sempre dividersi.
Anche se credo, come ho potuto vedere durante le feste, che sia più un problema mio, dato dalla società, che suo. Perché in realtà è oggettivamente molto sereno e felice nella sua vita “con lo zainetto”.
C’è un’altra cosa che mi fa veramente male ed è normalissimo per i figli di separati: quando una situazione non gli va o semplicemente ha più voglia di un genitore piuttosto che dell’altro, lo dice ed è sempre un pugno nello stomaco.
Per fortuna mi capita raramente, essendo maschio ed essendo cresciuto sempre e solo con me, è mooolto mammone, ma quando, come ieri sera, mi dice: “mamma voglio dormire anche questo sabato da papà perché mi piace e voglio stare là anche domenica!”……
Non ho avuto una notte bellissima perché faccio a me stesse l’elenco delle mie mancanze, di cosa ho sbagliato, di quanto sono stata nervosa e poco attenta…
E mi dico che anche io preferirei andare altrove.
In verità non è così: Giovanni ciclicamente, anche quando il padre era ancora in casa con noi, passa dei momenti in cui ha bisogno di staccarsi da me e stare col papà più tempo.
E mi sono accorta che in quei momenti, fa dei passi di crescita interiore molto lunghi ed importanti.
Quindi spingo via le paranoie e la paura di non essere abbastanza e lascio che sia con tranquillità.
Poi mettermi in discussione e trovare i miei errori, mi fa sempre bene!
Vado a godere della mia giornata libera
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