Ieri sera ero sul divano con mio figlio e stavo scrivendo questo:
Mi è stato chiesto cosa fosse il successo per me. E ho pensato di descriverlo in un post dato che quando scrivo, arrivo a parti di me pulite e sincere e magari nemmeno conoscevo.
Pensando in grande, il successo per me sarebbe gustarmi la vita con mio figlio con serenità e felicità, senza rotture di scatole e con molta indipendenza.
Il successo sarebbe anche poter mantenere me e mio figlio tranquillamente facendo qualcosa in cui credo, che non togliesse troppo a me o lui, e mi faccesse sentire soddisfatta e riempita, e magari sapere che è stato utile anche ad altri.
Il successo ad oggi per me è poter smuovere le acque di persone bloccate in pensieri o paure con ciò che faccio nella quotidianità, con le mie parole e il mio essere.
Il successo per me, oggi, è far capire che abbiamo scelta.
Che possiamo essere chi siamo senza recitare parti non nostre.
Perché qualunque forma abbiamo, deve fare stare bene noi stessi in primis.
E a questo punto arriva una delle cose che ho descritto nell’articolo Running a -5º: un regalo accompagnato da un consiglio.
Un consiglio di quelli pesi.
Un consiglio di quelli che fanno crollare tutte le tue certezze, sucurezze, ambizioni e al posto loro ci piazza: paura, senso di fallimento, inadeguatezza…
Che ho fatto?
Ho pianto.
Ho fatto brutti sogni stanotte.
Mi sono alzata.
Ho letto mail e messaggi e ora, mentre faccio bike scrivo ancora.
Chi ascoltare?
Chi seguire?
Quale direzione prendere?
Per ora non lo so.
Quindi che faccio?
MI METTO IN ASCOLTO.
Di che?
DI ME. Delle mie sensazioni e intuizioni.
Cerco di razionalizzare il giusto perché il troppo blocca.
Poi scelgo se accettare il consiglio o seguire la mia strada.
Mi piaci davvero tanto ti seguo anche su istagram, ma potresti aiutare anche me che ho problemi di salute, malattia autoimmune Lupus