Festa della donna: facciamoci un favore.

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Perché come regalo per la festa della donna, non ci facciamo il favore scomodo di cercare di essere sempre più noi stesse e meno come ci vogliono gli altri o la società o i ruoli ricoperti?

Faccio questa riflessione perché l’altro giorno ho sgridato mio figlio e gli ho detto: “adesso che sei diventato grande dovresti…”

Terribile affermazione.

Mi sono scusata subito con lui e gli ho detto che sì, lui sta diventando ometto ma io non devo pretendere da lui che sia sempre bravo e perfetto. E non deve sentirsi sbagliato se fa errori o non si comporta secondo le aspettative.

Mi si è stretto lo stomaco ripensando a quando mia madre lo diceva a me, col carico raddoppiato per il fatto che io sono anche femmina.

L’ultima volta che me lo ha detto era il giorno del mio trentunesimo compleanno. Giovanni aveva un anno.

Sosteneva che, come donna, madre e moglie, io dovessi ogni giorno mettere fuori  all’aria lenzuola e coperte e areare tutte le stanze. Io non lo facevo mai e per cui ero una pessima donna di casa e il mio ex marito avrebbe potuto pensare male di me.

Può essere tutto vero.

Donna di casa non impeccabile, anzi..

Il mio ex marito mi considerava negligente perché non aprivo le finestre.

Ma io avevo freddo e non mi passava proprio per la testa di congelare.

In più non consideravo mettere fuori le lenzuola e areare condizione indispensabile al nostro benessere. E se mio marito, mia madre e la società mi consideravano una donna poco brava per quello…beh fatti loro.

Quella è stata la mia risposta e da allora ho iniziato un lungo e lento lavoro su me stessa.

Dovevo ritrovare chi realmente fossi.

Forse non è corretto: dovevo concedermi il tempo di conoscere chi fossi. Cosa mi piacesse. Cosa non mi piacesse.

Diventare consapevole dei miei limiti e accettarli.

Diventare consapevole delle mie qualità e usarle.

Sto ancora lavorando molto su questo. Sulla mia autostima e sul mio valore.

Il mio valore non dipende da ciò che non mi piace fare o non so fare.

Dipende da come e quanto sfrutto tutto ciò che so fare.

Dipende dalla voglia che ho di imparare.

Dipende da quanto cerco di migliorarmi.

Dipende dalla consapevolezza che ho di me stessa e del mondo.

Dipende da quanto riesco a farmi stare bene e di conseguenza far star bene chi mi gira attorno.

Vogliamoci bene Care Ragazze!

Un abbraccio!

Come areare senza congelare: aprire tutte le finestre. Rifugiarsi in macchina per 10 minuti col riscaldamento acceso. Tornare in casa e chiudere le finestre.

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