Depressione e ansia da rientro: non diamogliela vinta!

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Ebbene sì, non bastava il ben noto e conclamato MondayBlues, ora arriva pure il RientroBlues, l’ansia e la depressione che ci prende alla fine dell’estate.

Le ferie sono finite. L’estate è arrivata quasi alla sua conclusione e noi…?

Noi dobbiamo fare i conti con la nostra vita.

  • La nostra realtà.
  • I nostri doveri.
  • I nostri impegni.
  • La nostra routine.
  • Il nostro lavoro.
  • La nostra famiglia.

Che ansia!

Visto così, sì: che ansia…ci sembra tutto grande. Enorme. Mentre quando inizia l’estate crediamo di avere nuove occasioni, nuove speranze e maggiori possibilità di mettere in atto cambiamenti…

Sembra che tutto possa accadere…ma poi? Poi l’estate finisce e si porta via tutto.

SBAGLIATO!

Non si porta via nulla! Anzi ci regala nuova carica per fare tutto quello che ci siamo prefissate.

Fine dell’estate non è fine della vita grazie al cielo.

Fine dell’estate è RICOMINCIARE. Che bella parola. Che bella possibilità!

Possiamo ricominciare la nostra vita NORMALE. Cosa c’è di più speciale?

Non ci piace qualcosa? Cambiamo!

C’è un detto che dice:

“Se qualcosa non va, cambiala!”

È così semplice. Non dico facile, semplice. Naturale.

Prendiamo in mano le cose. Partendo dal nostro umore. 

Non possiamo arrenderci ad una tristezza che altro non fa che toglierci gusto di vivere.

Sorridiamo e guardiamo alle cose che abbiamo, che facciamo, che ci piacciono, che danno gusto alle singole giornate.

Prendiamo delle mini vacanze quotidiane.

Troviamo quel pizzico di speciale presente in ogni giorno che viviamo.

Dobbiamo assolutamente essere consapevoli che ogni volta che ci alziamo, l’inatteso potrebbe manifestarsi.

L’inatteso può essere bello, a volte invece terribile o fastidioso, ma è la vita d’altronde e dovremmo imparare a godere anche dei momenti e situazioni meno simpatici. 

Spesso le situazioni difficili temprano e insegnano, quindi, se le viviamo con fiducia e senza subirle, ci possono dare grandi soddisfazioni.

Io arricchisco ogni giorno con piccole abitudini, gesti obiettivi che li rendano diversi e attesi.

Esempio:

  • Lunedì: innanzitutto è una nuova settimana ancora da creare e gestire e questo mi galvanizza molto al contrario di 2 anni fa. Poi scelgo sempre un look più grintoso. Mi metto i tacchi e la gonna o i miei jeans preferiti. Inoltre…è il giorno della spesa! Io amo far la spesa con mio figlio.
  • Martedì: non ho la responsabilità di  mamma per 24h e questo mi dà un lieve sollievo anche se il mio cuore è sempre spezzato e una parte rimane attaccato allo zainetto di mio figlio che va dal padre. Comunque è sempre un giorno “diverso”.
  • Mercoledì: mi alzo e posso correre dato che non c’è mio figlio e poi…ci ricongiungiamo!
  • Giovedì: è la giornata in cui non mangio né carne né pesce. Poi sul sito del giornale Internazionale esce l’oroscopo di Rob Brezsny che vi consiglio di leggere!!!
  • Venerdì: serata Pizza Steve e birra a fiumi! Io e mio figlio facciamo pizza party! Devo aggiungere altro?
  • Sabato: altro giorno libero dalla mammaggine. Come al martedì full immersion di scrittura di lunghi articoli e lunghi running. Se buco gli obiettivi prefissati di lavoro manicure e aperitivo in centro e cena libera.
  • Domenica: la odio. Odio le feste. Prima la subivo, ora mi sono sfidata. Ogni domenica devo fare qualcosa completamente fuori dalla mia abitudine e oltrepassare un mio limite.

Capito un po’?

Quindi, siamo giù di tono?

Agiamo. Prendiamo decisioni. Piccole. Tipo “da oggi leggo 10 pagine di un libro ogni giorno!”

Ma non stiamo immobili a subire.

Basta davvero poco.

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