Battito cardiaco: è utile conoscerlo per fare un allenamento efficace?

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Affermazione frequente:

“Vorrei comprare un cardiofrequenzimetro per essere sicura di bruciare i grassi!”

Conoscere il nostro battito cardiaco durante un allenamento non ci da la certezza che l’allenamento che stiamo eseguendo sia efficace. Magari, sarebbe facile e saremmo tutte senza grasso!

Se fosse così semplice e lineare mi basterebbe fare 20 minuti di tappeto a 126 bpm e sarei a posto.

Ma quello è solo un numero. Tre cifre che indicano la nostra frequenza cardiaca, ossia il numero di battiti che compie il nostro cuore per minuto.

Bene, ci hanno insegnato ad utilizzare questo numero per consultare tabelle che riportano fasce cardiache e valori UNIVERSALI basati sull’età (uguali per me e per mia cugina in sovrappeso e non allenata), che dovrebbero indicarci quando bruciamo grassi o meno durante un nostro allenamento.

Come posso io sapere se il mio corpo a 120 bpm brucia realmente i grassi?

A parte il fatto che durante un qualsiasi allenamento bruciamo sempre un mix di “carburante”: in parte proveniente da grassi e in parte proveniente da zuccheri. Ciò che può variare sono le percentuali in cui vengono utilizzate queste componenti.

Ma non sarà certo un numero confrontato con una tabella che potrà dircelo.

Ragioniamo.

Io, donna di 35 anni, con bassa percentuale di grasso, con un certo livello di allenamento, una variabile percentuale di massa magra, che mi alimento in una certa maniera, potrò mai bruciare la stessa quantità di grassi di una ragazza di 35 anni che si allena da 4 mesi, che ha percentuali di grasso e muscolo totalmente differenti dalle mie?

Il corpo brucia, o per dirla meglio,

UTILIZZA

grassi o zuccheri in base a tantissimi fattori, ad esempio:

  1. come lo abbiamo nutrito,
  2. come lo stiamo nutrendo,
  3. quanto siamo stressate,
  4. quanto grasso abbiamo,
  5. quanto muscolo abbiamo,
  6. quanto è efficiente,
  7. quanto è allenato,
  8. che livello di salute abbiamo,
  9. come sono messi gli ormoni,
  10. se gli diamo costanza.

Non ha senso seguire le tabelle anche perché l’età non conta. Se la signora Maria ha 57 anni ma è più allentata di Samanta che ha 27 anni, la loro fascia di riferimento è un bluf: sarebbe più probabile che si avvicinassere ad un allenamento efficace, se invertissero i loro valori di riferimento!

Quindi se proprio vogliamo conoscere le nostre soglie reali, dobbiamo fare la prova del VO2max che è l’unico strumento in grado di rilevarle scientificamente, e quindi potremo conoscere il nostro consumo a seconda del battito.

Però anche in questo caso è tutto molto relativo. Magari nel frattempo ingrassiamo, o dimagriamo, o siamo stressate, il nostro livello di allenamento aumenta o diminuisce…quindi, è davvero così utile?

Io consiglio molto più semplicemente di ascoltarci: per essere “in soglia produttiva” dovremmo:

  • non essere eccessivamente affannate
  • sentirci bene nella faticando (fatica benefica)
  • aver voglia di fare ancora e allo stesso tempo essere “piene”

Mi sono spiegata?

Compriamoci un paio di scarpe in più invece di una fascia cardio per l’allenamento efficace!!!

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