Come ho sconfitto l’ansia 

Categorie

L’ansia è donna, nulla da fare. C’è chi ne soffre solo in particolari momenti, c’è chi ci convive e c’è chi proprio è ansiosa al 100%.

Però sapete? Domare l’ansia è possibile.

Ricordo, quasi come se lo stessi vivendo ora, il mio primo attacco d’ansia.

Era gennaio. Freddo. Avevo partorito da poco più di un mese. Mi trovavo nel parcheggio del supermercato con Giovanni, mio figlio, nell’ovetto.

Panico. Mi girava la testa e non sapevo più se entrare o meno. Avevo paura.

“E se lo faccio cadere perchè svengo?”

Quel pensiero è stato un monito.

Non a fermarmi si intenda, ma ad andare e fare, perché se mi fossi fermata in quel momento, se mi fossi ritirata, non avrei più avuto il coraggio di muovermi con lui.

Allora via, sono scesa dalla macchina, ho preso il carrello e via! Ero terribilmente a disagio, come se tutti sapessero che avevo un attacco d’ansia in atto.

Invece no, dieci passi nel supermercato cantando una canzone a Giovanni e stavo da favola.

Diciamo però che i 2 mesetti successivi non sono stati una passeggiata.

Mi venivano spesso attacchi d’ansia o forse me li procuravo io per la troppa paura che mi venissero. Ricordo che chiedevo al mio ex marito di non uscire la sera perché avevo paura di stare male e non poter accudire Giovanni.

Lui in casa non ci stava e vivevo un po’ scomoda e incompresa.

Avevo capito che dovevo cavarmela da sola e allora sapete come ho fatto?

L’ho affrontata a brutto muso con lo sport. Se sentivo di essere labile di umore, andavo in palestra dove regolarmente arrivava lui:

L’ATTCCO D’ANSIA.

Arrivava, mi faceva perdere il contatto con la realtà, vedevo tutto sfumato e in quel momento mettevo ancora più energia nell’esercizio che stavo facendo prima del suo arrivo e più dimostravo a me stessa che ce la facevo, che vincevo io, più mi sentivo forte e il problema si rimpiccioliva.

Ricordo ce avevo chiesto consiglio persino alla dottoressa che mi consigliò il Tavor.

Coooosaaaaa????

Non potevo accettare che la mia testa fosse comandata dalla paura. Non potevo accettare di dipendere da un farmaco per stare bene.

IO COMANDO LA MIA TESTA E IO SONO IN GRADO DI SCONFIGGERE I MIEI MOSTRI – questo mi ripetevo e funzionava sapete?

Piano piano gli attacchi d’ansia si sono fatti sempre più radi e brevi, finchè non sono scomparsi finalmente.

Con un neonato che allattavo a richiesta ed era 24 ore su 24 mio e solo mio perché il padre era al lavoro o a fare i suoi sport serali, dormivo ben poco, ma alla mattina alle 8.00 andavo comunque in palestra.

Con sonno, stanchezza, paura di non farcela, di non avere abbastanza energie, di non arrivare a sera, di non essere una madre capace…ma…CE LA FACEVO SEMPRE.

Mi sorprendevo sempre quando riuscivo a portare a termine TUTTO L’ALLENAMENTO. Usare il mio corpo senza paura di rimanere a secco, mi ha fatto superare tutte, tante mie paure.

Sono riuscita anche a capire l’origine della mia ansia: vedevo la giornata così luuuuungaaa (leggi anche Monday blues: come l’ho sconfitto“) , talmente tante cose da fare che non potevo decidere ne controllare con un neonato. In più dovevo farle tutte da sola.

Ma, ce la facevo.

Ho imparato a non lasciarmi gestire da un neonato, ma a gestire io lui dando un ritmo e una routine alle nostre giornate cosicché entrambi potessimo avere i nostri punti di riferimento stabili.

Ho imparato a non aver paura dell’imprevisto perché ce la facevo comunque, non succedeva nulla.

Ho capito che ero abbastanza brava per lui e non avevo nulla da temere.

Ecco così ho sconfitto l’ansia: prendendola di petto, affrontandola.

Ho avuto giusto 2 mesi fa una ricaduta. Quando un uomo aveva preso i miei pensieri e da lì ho capito che non ero pronta a farlo entrare o forse non era adatto a me. Troppo richiedente.

E l’ansia è sparita…

Ricordiamo che l’ansia è un campanello d’allarme che ci dice che dobbiamo cambiare qualcosa. Vediamola come segnale positivo di una voglia di crescere inconsapevole.

Accogliamo l’ansia e facciamocela amica, perché ci aiuterà!

3 Commenti

  1. Fabiana

    Sto male io altro che.tt bravi a parlare ma poi?Nn ho forze per cambiare la testa va da sola uno dice nn è niente respira cammina esci.siii e poi stai male tt i gg sempre

  2. Christian

    Fabiana so come ti senti fidati…sto lottando anch’io….vuoto , paura, incertezza e terrore della morte in se ma soprattutto dell’ ignoto….sappi una cosa distruggersi il presente fantasticando catastrofi future non serve a un cazzo….vivi il presente

  3. MilenA

    Io ci soffro da 30anni da quando persi mamma molto giovane…in.due mesi….avevo I bambini piccoli …non capivano cos Vessi a quel tempo…poi altri lutti atroci e non ce la feci piu mi curo da allora…alti e bassi..ora un periodo che non posso uscire perche’se non prendo immodium non posso..l ansia fa anche questo ….prendo un antidepr.e un ansiolitico….ma non ne sono uscita..hanno detto che di ent cronica poi….ed io continuo a vivere nonostante giornate no….

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.