Con questo articolo rispondo alla domanda che in tante mi ponete:
“Hai quel fisico perché fai sport da sempre, vero Bea?”
La risposta è NO!
Sono stata cresciuta a divano, tv e pacchi di patatine o biscotti all day long.
Diciamo che ho la fortuna di non ingrassare mai più di tanto, quindi non sono mai stata in abbondante sovrappeso, a parte nell’età dello sviluppo, quando ero per così dire “tondetta”.
Ho sempre avuto molto seno. Già a 9 anni mi chiamavano “tettona” a scuola e cercavano di mettere le mani dove non potevano.
Di conseguenza ho sempre avuto molta vergogna a muovermi, ad usare il mio corpo e fare sport, perché il seno era più in evidenza.
Non facevo mai educazione fisica e non praticavo nessuno sport, a parte un anno in cui ho fatto un corso di danza classica.
Mi piaceva perché il body che dovevo indossare era fasciante e il seno stava fermo, eravamo tutte donne e mi rilassava molto. Poi un giorno mia madre si è dimenticata di venirmi a prendere e non ci sono più voluta andare.
Comunque, non ho mai praticato sport fino a dopo l’esame di maturità.
Finito quell’impegno con la scuola e tutti gli obblighi e doveri derivanti, mi è venuto a mancare qualcosa.
Avevo un fidanzato meraviglioso, il migliore che potessi avere. Frequentavo l’università. Ma…mi mancava qualcosa.
Così ho iniziato a fare lunghi giri in bici. Prendevo e andavo. Cercando di andare sempre più lontano. Ricordo che il mio fidanzato mi dava della pazza!
Poi con l’arrivo dell’autunno mi sono iscritta in palestra ad un corso di step e aerobica.
Fu amore a prima vista.
A gennaio avevo già 2 brevetti per insegnare fitness e con grande successo collaboravo con diverse palestre della mia zona.
Arrivavo ad fare 8 ore di classi al giorno. L’università completamente accantonata.
Volevo saperne sempre di più di fitness, così mi sfondavo di corsi di formazione e di esperienze.
Poi è arrivata la corsa…non avevo tempo per allenarmi e non volevo avere orari fissi in cui allenarmi. In più, sentivo il bisogno di mettere la testa fuori dalle mura della palestra, che in un secondo momento diventò un ufficio.
Sì, ad un certo punto in palestra incontrai Livio Sgarbi, “il motivatore” che mi chiese di lavorare per lui e ovviamente accettai!
Sentivo sempre di più la necessità di sperimentare, migliorami, stare bene.
La corsa era perfetta. Mi sentivo io. Al sicuro. Avevo privacy. Potevo correre “al bisogno”, all’epoca senza vincoli orari o di figli.
Poi non ho più mollato lo sport se non per quella parentesi bulimica durata sei mesi che mi aveva convinta ad estraniarmi da tutto.
Insegnavo alle mie ragazze ok, ma poi io non mi prendevo più cura di me e non avevo più relazioni proficue con la gente.
Per fortuna, sono tornata in me, dopo aver toccato il fondo, vomitando brioches e biscotti in un bagno pubblico.
Quel giorno mi sono detta che non potevo buttare via la mia vita così. Potevo avere e costruire tutto ciò che volevo, dovevo smettere di distruggere.
Così è ripartito il mio percorso verso il SELF LOVE.
Duro.
A tratti impossibile.
Fatto di lotte, pianti, risate, botte…
Ma soprattutto fatto di FEDE.
FIDUCIA IN ME E NEL FATTO CHE LA SERENITA’ SAREBBE ARRIVATA.
Così è stato.
“Ma come fai ad avere sempre voglia?”
Mi amo. So come sto dopo se vado e faccio e so come sto se non vado e non faccio.
Ho molta disciplina inoltre, e soprattutto, ho vissuto anni tristi senza muovere un dito e la mia strada per la felicità è arrivata quando ho iniziato ad usare, conoscere, mettere alla prova senza paura il mio corpo.
Ora che fate?
Divano e biscotti o #vaiefai?
Anche poco, ma facciamo. Usciamo dalla zona comoda.
Perché è mettendo il naso fuori, sperimentando, che si conosce se stesse e il mondo.
Anzi, conosciamo chi siamo anche attraverso il mondo e le reazioni che ci da.
Giorno dopo giorno, ho imparato a conoscere, costruire, accudire e mantenere il mio corpo.
Cosa che mi ha insegnato a fare lo stesso con la mia vita.
Senza risparmiarmi. Anzi puntando sempre tutto.
Si sbaglia. Ci si ritrova a dover ripartire daccapo ma in fondo…che vita sarebbe senza problemi?
Uguale ad una vita senza sport.
Divano, biscotti e tv.
FIDUCIA IN ME E NEL FATTO CHE LA SERENITA’ SAREBBE ARRIVATA.
La frase che mi ha fatto sussultare sulla sedia in ufficio.
Fiducia in me… tutti in questo momento ripongono tanta fiducia in me per tutto, mi sommergono con i loro problemi e i loro dolori, ma io non ho più fiducia in me… mi sento alienata e non mi amo di nuovo più.
uffa che fatica!
Lasciare la zona confort, ecco quello che voglio fare…. Anche xche se non provi ad uscire, si restringe sempre più…. Alla fine ti trovi aggrovigliata in quella che credevi una vita facile
Vorrei seguirti come posso fare ?
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Esatto e più che facile è misera e vuota.
È difficile vivere nella tristezza
Ale ciò che ti amba fatta sussultare è il fatto che sei consapevole di poterti auto dare di più.
Non arrenderti alla situazione attuale