Infortunio al ginocchio: come mi comporto?

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L’infortunio al ginocchio è uno tra i più frequenti incidenti per chi, come noi, pratica sport con costanza.

Il ginocchio è un’articolazione molto complessa e in quanto tale, delicata.

Se siamo dotate, o meglio, ci siamo “costruite” una buona muscolatura e abbiamo una discreta capacità di controllo e gestione del nostro corpo, sicuramente le probabilità di farci male alle articolazioni saranno ridotte.

Questo perché, i muscoli forti e il loro utilizzo corretto nel rispetto della loro fisiologia e biomeccanica, toglieranno peso, lavoro e usura alle articolazioni che verranno così preservate e salvaguardate.

Parlo più facile: se faremo lavorare i muscoli in base alle loro funzioni ed azioni tutto filerà più liscio.

Semplificando, se utilizziamo e facciamo forza sul ginocchio per fare un affondo o le scale anziché il gluteo, il quadricipite e l’addome, prima o dopo saranno guai.

La prevenzione è sempre la migliore delle cure ma, come ben sappiamo, può succedere anche alla persona più allenata un incidente, pensate che io ho preso una storta alla caviglia alzandomi dal water!

Quel giorno, ho cercato tutto il giorno su internet una guida di “GUARIGIONE IMMEDIATA”, a nessuno sportivo piace stare fermo.

Anzi, è la peggiore delle punizioni!

Non ho trovato nulla di immediato per recuperare in tempi brevi (per me significa SUBITO), una distorsione alla caviglia, ma in caso di ginocchio slogato sì, così mi sono fatta un’idea delle cose utili da fare in quel fatidico e temuto caso.

Negli ultimi tempi, molte ragazze si sono rivolte a me per capire cosa poter fare o non fare in svariati casi di infortunio al ginocchio.

Chi aveva semplice dolore, chi proveniva da un intervento, chi aveva subito un semplice trauma da caduta, chi aveva sbagliato movimento procurandosi un’infiammazione più o meno forte e chi appunto una distorsione.

Il primo consiglio che do in tutti questi casi è per prima cosa rivolgersi ad un bravo osteopata.

Questa figura, prima delle altre, saprà sicuramente indicarci la miglior strada da percorrere.

Come per esempio fare visite con altri specialisti, o analisi più approfondite, terapie più dirette o direttamente esercizi specifici, possibilmente gestiti da un trainer competente.

Ovviamente tutto personalizzato in base alla tipologia di problema al ginocchio riscontrato.

Nell’80% dei casi si tratta di una disfunzione, un disequilibrio complessivo del corpo che va a ripercuotersi sul ginocchio, a cui possiamo rimediare con poche e semplici mosse.

  • Manovre e massaggi da un osteopata per riassettare tutta la “macchina corpo”: spesso ricordo alle mie ragazze che il corpo è una macchina unica, e se non funzione un pezzetto, tutto il resto lavorerà male. Concetto che utilizzo di solito per spiegare che non esistono esercizi mirati per ottenere un dimagrimento localizzato. Ma dobbiamo muovere ed utilizzare tutto l’appartato muscolare  e cardiovascolare anche per ottenere la perdita di grasso di un interno coscia.
  • Kinesio Taping: personalmente lo trovo un mezzo utile, efficace ed efficiente per contenere e aiutare muscoli e articolazioni a ritrovare forza e diminuire eventuali infiammazioni e traumi. È un semplice cerotto elastico fatto e studiato con una particolare tecnologia che aiuta il muscolo a funzionare meglio, e come dicevo sopra, nel rispetto della sua fisiologia. Non è curativo, o meglio lo è semplicemente perché evita che compiamo volontariamente o involontariamente movimenti contro il benessere del corpo.
  • Esercizi per rafforzare quadricipite, vasto mediale e glutei: inizialmente con una banda elastica, una fit ball o attrezzi specifici in palestra come leg extension e pressa!
  • Esercizi per rafforzare tutta la struttura muscolare: nella somministrazione di esercizi per tutto il corpo in questa fase, sarà necessario lavorare sempre a favore del ginocchio e mai a suo discapito.
  • Stretching: dobbiamo andare ad allentare la tensione muscolare che sicuramente si sarà creata a seguito di un infortunio, specialmente se si tratta di una distorsione. Avremo infatti fibre muscolari e tendini in gran disordine!
  • Automassaggi: come per lo stretching sarà importante andare a ripristinare l’equilibrio sconvolto, praticando in autonomia ma con sapienza, dei massaggi con appositi rulli e palline (leggi anche Gambe pesanti ed indolenzite: come rimediare) per riassestare il tessuto connettivo che ha l’importante funzione di mettere in comunicazione muscoli, tendini, impulsi neuro motori ecc.

Mi sento di consigliare di eseguire questi passaggi per quasi tutti i traumi o infortuni, essendo estremamente utili, anche solamente per dare nuova forza, stabilità e sicurezza all’articolazione.

Logicamente potranno poi essere cuciti su misura in base alla persona, allo sport che pratica, dal tipo di infortunio subìto per accelerare i tempi di recupero.

La cosa che consiglio più spesso alle mie Ragazze è questa: intervenire appena si presenta il dolore e se persiste più di una settimana, corriamo subito da un osteopata.

Troppo spesso ci sentiamo onnipotenti e pensiamo che un dolore, così com’è venuto se ne possa andare ma purtroppo non è così.

Ricordiamo che più terremo il dolore, più useremo il corpo in maniera disfunzione e questo causerà una catena di altri squilibri a tutta la struttura, rischiando anche di rendere cronico il dolore.

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