Ieri sera, mentre guardavo con mio figlio un film d’animazione, ripensavo ad un articolo che ho scritto 2 mesetti fa, riguardante i lati negativi dell’essere madre separata.Ieri sera mi venivano in mente solo quelli positivi.
Primo su tutti: la pace, serenità, mancanza di fretta e il potermi godere il mio tempo ma soprattutto un nuovo magnifico tempo con mio figlio.
Quando ero ancora sposata col suo papà, un po’ per carattere mio, tendente alla sottomissione e timorosa di sbagliare, stavo molto più neutra con Giovanni. Mostravo meno il mio carattere e, nel prendere iniziative o decisioni, ero meno sicura e più succube di “cosa mi dirà il suo papà?”
Ricordo perfettamente quando io e Giovanni ci siamo seduti sul divano al rientro dal parco e, per la prima volta, non dovevamo aspettare più nessuno.
Era giusto un anno fa.
Era strano.
Subito si è provata malinconia. Un po’ di timore.
Ma, nel giro di pochi minuti, ha lasciato spazio ad un senso pazzesco di “aria”, libertà. Io e mio figlio ci siamo lasciati contagiare a vicenda da quella nascosta e bella sensazione che provavamo, lasciando che la tristezza scivolasse…
Il tempo era nostro e potevamo scegliere come godercelo: giocare, stare zitti, guardare cartoni, disegnare…non avevamo limiti ed orari.
Ma non si trattava solo di quello: io avevo la testa per lui. I miei pensieri non erano più paura di star male, di far star male, peggiorare una situazione o come migliorarla…erano solo: “che bello, ora bisogna solo volersi bene io e te Giovi.”
Ovviamente i problemi e le tristezze non sono mancate i primi tempi, ma avendo un buon rapporto col suo papà, le cose vanno molto bene.
Ci sono piccole liti, anche perché il padre del figlio è per sempre, non il marito ???? ma rimangono tutte fuori dalla porta, mi spiego?
Due giorni a settimana non faccio la mamma ed è un gran privilegio.
È benefico e riposante soprattutto per la mente e per ricordare della mia personalità pura vera. Senza ruoli ecco.
Posso prendere decisioni in libertà.
Non apparecchio.
Mangiamo sul divano.
Tengo la porta aperta se vado in bagno.
Il fatto principale è che ho la mia vita in mano e questo fa sì che tutto il resto sia meraviglioso. Anche le schifezze. E ce ne sono…ma posso scegliere.
Non mi pesa più fare nulla. Nemmeno lavorare al blog fino a notte fonda. O alzarmi ogni giorno alle 5 per riordinare le idee, scrivere e godermi lo start up della giornata in maniera serena e positiva. Col mio ritmo e le mie idee.
È vero, ho poco tempo libero. Ho praticamente SEMPRE Giovanni. Devo occuparmi di tutto completamente sola: casa, commissioni, spese, maestre, problemi, salute…ma è così rinfrancante farcela. È così rassicurante capire che ce la si fa perfettamente.
Un’altra cosa è cambiata positivamente nella mia vita: ho smesso di recitare il ruolo della moglie e madre che deve essere e deve fare. Non metto più le lenzuola fuori dalla finestra. Vado al parco con la maglietta corta. Bevo birra con Giovanni. Lo porto all’asilo vestita come mi pare. Ho smesso di pensare che una madre per essere tale debba avere determinate caratteristiche e così il padre.
Giovanni è felice. Ha un padre che ama e con cui ora, trascorre tempo di qualità.
Cosa vorrei di più?
Arrivo a sera stanca ma felice.
Perché mi godo il tempo.
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