L’appoggio del piede è una delle cose più importanti, se non la più importante, per il corpo in movimento.
Lo sapete che in oriente il piede è considerato un organo?
Oltre ad essere una parte del corpo indispensabile per avere una buona postura, cosa che diminuisce notevolmente molti disequilibri corporei, sotto al piede abbiamo una vera e propria pompa venosa e linfatica, la “suola venosa di Lejars“.
Questa, se stimolata, aiuta notevolmente il sangue e la linfa a risalire verso l’alto, ricominciando più velocemente il giro così da poter portare i circolo tutto ciò che deve, rinnovato e fresco.
Se teniamo stimolata questa utilissima suola avremo un sacco di benefici:
- Miglioramento della circolazione linfatica e venosa
- Miglior ossigenazione dei tessuti
- Organi sempre nutriti
- Minor ristagno di liquidi
- Minor stress
- Prevenzione o diminuzione di cellulite o buccia d’arancia
- Riduzione di culotte de cheval
- Miglioramento del sonno
Come possiamo stimolare questa pompa?
- Sicuramente evitando, almeno nei nostri allenamenti, scarpe troppo rigide, o con suola alta, pesanti e troppo elaborate.
- Facendo esercizi di flesso estensione del piede.
- Camminando scalze e su superfici non lisce.
- Facendo quando è possibile esercizi muscolari scalze.
Ora, dopo tutto questo discorso sul piede arrivo al dunque: io sono contraria all’uso di scarpe troppo tecnologiche se posso così definirle. In particolar modo nel running.
Ero supinatrice, ossia tendevo (e tendo ancora se sono stanca) a spostare l’appoggio del piede all’esterno, utilizzando principalmente la fiancata esterna del piede appunto.
Ciò nonostante ho mai preso scarpe da supinatrice per il running. Sempre scarpe neutre leggere, molto flessibili e ammortizzate al punto giusto.
Ritengo che il piede, così come altra parte del corpo, vada ricondizionata a svolgere la sua originaria funzione con le azioni e movimenti che naturalmente possa e debba avere.
Quindi che si fa?
Con pazienza e premura, durante i nostri running, o camminate e soprattutto nelle semplici passeggiate e movimenti, cerchiamo di far caso all’appoggio del piede, allenandolo.
Appoggiamo prima il tallone, poi la pianta ed in fine tutte e 5 le dita che staccano e lavorano tutte in sinergia nella spinta del piede.
Ultime raccomandazioni: pochi tacchi dai che fanno male e fanno venire la cellulite!!!
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