Come affrontare la corsa al meglio 

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Ci ho messo 15 anni per capire come poter affrontare la corsa sempre al meglio delle mie possibilità.

E non mi sento ancora assolutamente arrivata.

Però ad oggi, potrei sicuramente essere sicura di avere la capacità di affrontare una corsa

  • in qualsiasi luogo,
  • con qualsiasi condizione climatica,
  • nelle condizioni fisiche del momento in cui la eseguo.

In 15 anni di running, grazie alla spinta e la motivazione di non rinunciare mai, ho fatto parecchie esperienze.

Ho sempre corso ovunque mi trovassi: a Creta, a Milano, in Egitto, a Londra, a Cambridge, ad Ibiza, in Sardegna, ai piedi del Monte Rosa, in campagna…

A qualunque ora e specialmente alle 5 della mattina, col buio, mentre tutti dormono e la città si sta svegliando, come piace a me.

Lo sento come un nido.

Ovunque io sia, se corro sento casa. Perché la mia casa sono io. Sono i miei pensieri. La mia energia  mi fa sentire sicura e i miei passi, la loro cadenza, danno ritmo alle mie emozioni e alimentano i miei sogni.

I problemi si ridimensionano e nulla fa più paura:

il buio diventa complice, la fatica diventa galvanizza la testa, il posto non esiste più. Esisto io.

Corro con pioggia, ghiaccio, -10°, vento forte, temporali e fulmini. Io vado perché so come fare. Quando vado a letto so già che tempo farà. E preparo la mia testa.

Vado se sono stanca, tanto so che tornerò piena. Sono andata il giorno dopo un’operazione, ho corso incinta, ho corso con febbre a 38°, con una contrattura alla schiena, con una vescica al tallone e con un dito del piede rotto!

Grazie a tutto questo posso dirvi che per affrontare la corsa al meglio è necessario avere solo delle sicurezze.

  1. AVERE LA TESTA GIUSTA. Poche balle. Ci si riesce. Scacciamo la paura avere un tet a tet con noi stesse e i nostri pensieri. Scacciamo la paura della stanchezza e sgambiamo più che possiamo.
  2. AVERE LE SCARPE GIUSTE. Sto provando tante scarpe diverse in questo periodo per capire se è vero che per correre dobbiamo avere le scarpe che fanno per noi. Per ora posso confermare. Per godersi una corsa è necessaria la base perfetta per noi. Sennò ci godremo tutto a metà nel migliore dei casi, perché è ancora più probabile che ci rovineremo la giornata e le corse successive. Ad oggi le mie scarpe preferite sono le Nike Zoom Fly, MI CI DIVERTO PROPRIO! Seconde le Asiscs Noosa Tri, leggere efficaci..sto serena. Poi arriva il mio lungo amore, le Brooks Ghost, la mia zona di confort, le scarpe con cui correrei anche infortunata e consiglierei ad occhi chiusi.
  3. AVERE IL PERCORSO GIUSTO. Essenziale per la riuscita di un running in totale serenità è avere un percorso prestabilito e nel quale ci sentiamo sicure. Fosse anche un circuito di 400 mt da ripetere 20 volte o un tratto di strada illuminato di un km da calcare 10 volte. Non importa. Basta poter correre serene in modo tale da dare di più e concentrarsi sulla corsa e sui nostri viaggi  mentali, non sulle paure. Ovvio che più il percorso è lungo e stimolante, magari con salite e discese, cose belle da vedere, panorami da urlo, è meglio. Ma non essenziale.
  4. DIMINUIRE LA FATICA MENTALE. Smettiamo di pensare al totale dei km da dove portare a casa e concentriamoci solo su un km alla volta e facciamolo bene. GODIAMOCELO. Magari cercando sempre di migliorare il tempo km dopo km anche di un solo secondo! Poi se abbiamo un percorso abituale, possiamo crearci punti di riferimento ancora, tipo: “Quando arrivo alla casa col cane ho già scavallato la metà”, “..dal benzinaio manca poco a casa!”, “Vedo la mia casa! Fra poco colazione…!”
  5. UTILIZZARE UNA PLAYLIST DI MUSICA MOLTO VARIA. Più vari e diversi saranno i generi delle canzoni che ascoltiamo, più carica riceveremo perché ci daranno picchio emozionali differenti e non ci annoieremo. Se dopo una canzone lacrimevole (detta anche musica cappio al collo), arriva musica rock e poi ancora una bel ritmo house…ciaone noia! E vedrete le gambe come gireranno…
  6. VESTIRSI IN MODO ADEGUATO. Se sbagliamo outfit (leggi anche Come vestirsi nelle varie…) ci rovineremo la performance e di conseguenza ne usciremo insoddisfatte. Se ci vestiamo troppo, rischieremo di avere caldo e arrancheremo tutta la corsa (leggi anche Qual è il gymwear…). Se ci vestiamo troppo poco avremo freddo e i muscoli ne risentiranno, oltre agli arti (leggi anche Trucchi per affrontare un running al freddo). La ricerca del condor in questo caso è fondamentale.

La corsa è la metafora della vita: se ci costruiamo le condizioni ideali per viverla, ci innamoreremo di Noi e dell’esperienza e saremo assetate e curiose di affrontare la successiva.

In qualunque condizione.

PS: è solo un’ora su 24…se ci va bene!

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