Questo è il secondo Natale che non detesto.
Lo odiavo. Sola con i miei problemi in mezzo a tanta gente che non li vedeva e non faceva niente per me. Nemmeno lo sforzo di ascoltarli.
Grazie al disincanto avvenuto con la BRUTTISSIMA FINE DEL MIO MATRIMONIO ho capito che ero delusa e scontenta perché speravo che la felicità mi fosse data da persone o cose esterne da me.
Ho quindi iniziato a procurami felicità da sola, provando e riprovando, piangendo e soffrendo e cercando dentro me la vera me alla quale chiedere dove fosse e in cosa consistesse la felicità di Beatrice Barbieri.
Che scoperta Ragazze!
Sapete che ora ho paura che nessuno possa farmi felice quanto me?
Abbiamo il dovere di trovare qualcosa di forte e grande.
Qualcosa che ci tenga ancorate forte, ma FORTE a noi stesse, al mondo e ci consenta di amare la vita che facciamo al punto da esserne affamate è mai sazie.
Non il cibo.
È solo un surrogato di affetto che manca.
Non un uomo.
Perché non è detto sia per sempre.
Non un figlio.
Non possiamo dargli la responsabilità della nostra felicità. Dobbiamo essere felici a priori.
Ecco queste erano tutte cose dalle quali ero fortemente dipendente.
Poi mi sono svegliata.
Il cibo oscurava i miei problemi impedendomi di risolverli.
Gli uomini occupavano, usavano, anzi sfruttavano e consumavano la mia vita, i miei spazi ed il mio cuore senza realmente darmi nulla a livello di calore e sentimento.
Giovanni, mio figlio è il mio grande amore ma lui DEVE AVERE LA SUA VITA, sta diventando grande ed è giusto che vada e faccia.
Io pure.
Stasera, 24 dicembre 2018, per il terzo anno Giovanni non sarà con me. Sangue mio. Che 7 anni fa aveva solo 12 giorni ed era tutto mio solo mio sempre mio…
Soffro più dell’anno scorso perché avevo avuto l’illusione di poter stare con lui e la famiglia del suo papà ma non hanno voluto.
Mi fa malissimo. Perché? Che diritto hanno di dire “Non puoi stare con tuo figlio?”.
Eh eppure lo hanno perché è casa loro e ognuno a il SACRO DIRITTO ad avere la propria visione delle cose e che quindi venga ti la propria volontà.
Non mi hanno mai voluta nemmeno da sposato. Nessuno di loro. NESSUNO.
Allora avrei voluto essere accettata allora.
Ora avrei desiderato solo stare con mio figlio perché oggi ci sono e domani chi lo sa…ho sete e fame di momenti.
Mmmm mi auto censuro per rispetto di mio figlio che comunque conosce tutta la verità.
Quindi che farò?
Stapperò champagne nella mia casa nuova, mangerò crudi di pesce ascoltando canzoni di Elisa come sto facendo proprio ora mentre scrivo questo articolo.
Utilizzerò questa serata per fare pulizia e ordine dentro di me.
Butterò giù, nero su bianco, obiettivi 2019.
Amerò. Chi? Tutto ciò che il momento mi porta.
Buon Natale 2018!
Urca incarterò il regalo di Babbo Natale perché domattina Giovanni torna!
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